Un saluto a don Eugenio!
Il video con i saluti a don Eugenio da parte della nostra comunità, proiettato sabato 20 giugno dopo la S.Messa.
Si ringraziano tutti i partecipanti e Lorenzo Tufano per il montaggio!
Messaggio di saluto da parte dell’Azione Cattolica della parrocchia, letto alla fine della Messa di saluto di Sabato 20 giugno.
Rimini, 20 giugno 2020
Caro don Eugenio,
con la mia voce ti porto il saluto di tutti i bambini, ragazzi, giovani, adulti, genitori, educatori e responsabili dell’Azione Cattolica della nostra parrocchia.
Innanzitutto: grazie. Grazie perché in questi cinque anni hai camminato con noi, di fianco a noi, davanti a noi, alla nostra comunità.
Quando una persona cammina, lascia un’impronta, una traccia di sentiero. E se più tempo batte un percorso, più profonda e nitida sarà la traccia.
E quali tracce ci lascia don Eugenio? Proviamo ad individuarne alcune.
Essere presente.
La prima differenza “evidente” di una persona la fa la disponibilità. Esserci o no, fa la differenza. Ti ringraziamo perché ci sei stato, anche nei momenti in cui eri a Roma per studiare. Campeggi estivi, programmazioni, incontri, chiacchierate in parrocchia, due parole nel tuo studio,…
Ascolto e cura.
Quando le persone si sentono ascoltate, si sentono accolte. E ciò contribuisce a quel senso di cura che noi laici cerchiamo nella figura del sacerdote. Almeno noi laici di AC cerchiamo. Non il sacerdote manager ma il sacerdote pastore che “conosce le sue pecore e le sue pecore conoscono lui”. Anche se il pastore a cui si riferisce il brano evangelico è, non te ne voglia male, sicuramente più buono di te.
Una fede autentica, generosa e creativa.
Non è semplice dare prova della propria fede, perché sappiamo tutti che non è più grande di un granello di senape. Ma è grande abbastanza perché si possa vedere incarnata nel tuo essere sacerdote, padre e fratello maggiore spirituale.
Generosità, creatività, operatività e anche tanta simpatia sono sicuramente aspetti che hanno caratterizzato il tuo ministero in questi anni. Continua a custodirli sempre!
E ora che sarai di là, ad un paio di km dalla nostra parrocchia, non ti libererai facilmente di noi. Suona come una minaccia, ma tanto sai che ci piace fare delle cose con San Raffaele (eh sì che loro sono bravi!). E ora che ci sei tu di là al capo della baracca, ci piacerà ancora di più!
Allora, per citare il mitico Bilo di cui prenderai il posto, “stai sereno!”… Ma non perché sarà semplice, ma perché siamo sicuri che il Signore è con te e ti custodisce nel tuo ministero.
Siccome questo non è un addio, ti salutiamo con un meno solenne “arrivederci signor parroco!”
Tutta l’Azione Cattolica del Crocifisso