Lettera di Don Paolo ai parrocchiani
Questa lettera è estratta dal Giornalino Parrocchiale N°8 – Maggio 2016
Carissimi parrocchiani,
come forse già sapete, il Vescovo mi ha chiesto la disponibilità a esercitare la missione pastorale nella parrocchia di S. Giuliano e alle Celle, affidandomi anche la responsabilità del Seminario. Confesso che, pur essendo da quasi quindici anni in questa comunità, sono stato colto di sorpresa da tale richiesta, che la Chiesa, nella persona del Vescovo, mi ha rivolto. Sono convinto, d’altra parte, che attraverso la chiamata della chiesa si manifesti la volontà del Signore e quindi ho accettato – forse con un po’ di incoscienza – di assumere questo nuovo impegno.
Credo che la missione del prete, oggi come in passato, sia quella di servire il Signore amando la Chiesa come la sposa di Cristo, senza interessi personali né affermazione della propria volontà. In questo momento, come uomo, avverto la fatica di separarmi da voi, perché i legami creati negli anni non vengono meno con la mia partenza. Vorrei però che questo passaggio fosse vissuto più serenamente possibile da tutti, perché il cammino di fede che abbiamo condiviso insieme prosegue, anche se in luoghi diversi, e perché non mancheranno le occasioni di ritrovarci nella comunità più vasta della diocesi. Avrei desiderio di incontrarvi uno per uno per rivolgervi una parola di saluto e di amicizia. È pur vero che di parole ne ho pronunciate tante in questi quindici anni… e non vorrei essere ricordato soltanto per le omelie lunghe! Approfitto quindi di questa opportunità per far giungere a tutti e a ciascuno, attraverso le pagine del giornalino parrocchiale, un grazie di cuore. Ho ricevuto da voi molto di più di quel poco che ho potuto dare e spero che continuiate a essere generosi ricordandomi ancora nella vostra preghiera. Ne ho proprio bisogno, soprattutto per quanto riguarda il Seminario e le vocazioni al sacerdozio. Mi sembra doveroso ringraziarvi anche per la pazienza con cui avete sopportato i miei difetti e perdonato le mie mancanze. Ora vi affido alla grazia del Signore e alla cura del nuovo parroco inviato da Lui, don Renato Bartoli, che vi invito ad accogliere con la stessa fiducia con cui avete accolto me. Credo che non mancheranno altre occasioni per salutarci e vi invito già fin d’ora agli appuntamenti che verranno fissati. Non mi dilungo oltre, ma vorrei aggiungere un pensiero legato al tema di questo mese mariano: Maria, che ha collaborato in modo unico al piano divino di salvezza per tutti gli uomini, ci invita a farci missionari come lei per le strade del mondo per portare a tutti la vita e l’amore di Gesù. A me è toccato partire davvero, anche se per un tragitto breve, a voi chiede di essere missionari, anche rimanendo a casa, nella vita di ogni giorno.
Con affetto,
Don Paolo