La buona notizia | Gennaio 2017

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Gennaio 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • Il “fiuto” del gregge di Don Renato
  • Donare per non perdere nulla (piccole letture per tutta la famiglia) di Stefania
  • Sante Messe per i defunti
  • Generare la vita… Generare alla vita
  • 27 cose da non dire a chi amate
  • Elogio del Messaggero
  • Verso il Sinodo diocesano
  • Cielo, terra e mare ci trasportano al Carnevale interparrocchiale
  • Anagrafe parrocchiale

Contemplando… TE | Domenica 18 dicembre

Meditazione sul Vangelo della quarta domenica di Avvento realizzata dal gruppo dei giovanissimi del triennio dell’Azione Cattolica della nostra parrocchia. Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 1, 18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa “Dio con noi”.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Ascolta Contemplando… TE | Domenica 18 dicembre” su Spreaker.

Contemplando… TE | Domenica 11 dicembre

Meditazione sul Vangelo della terza domenica di Avvento realizzata dal gruppo del Noviziato del gruppo Scout AGESCI Rimini 3 della nostra parrocchia.
Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 11, 2-11)

grafiche-quadrateIn quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

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La buona notizia | Dicembre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Dicembre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • Natale è per tutti – Don Renato
  • Maria e le Buone Notizie – Stefania
  • Visita alle Famiglie e Benedizioni 2017
  • Messe per i defunti
  • Il Salotto della Parrocchia – Buona la prima! – Monica
  • Natalestress
  • Preghiere per il Natale
  • Appuntamenti per il tempo di Natale e Anagrafe Parrocchiale

Canta “Natalestress”:

 

Contemplando… TE | Domenica 4 dicembre

Meditazione sul Vangelo della seconda domenica di Avvento realizzata da un gruppo di universitari a Bologna dei Giovani di Azione Cattolica della nostra parrocchia. Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 3,1-12)

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».

E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile»

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Contemplando…TE | Domenica 27 novembre 2016

Meditazione sul Vangelo della prima domenica di Avvento realizzata dalla Comunità Capi del gruppo Scout Agesci Rimini 3.
Registrazione e montaggio a cura di Radio Church.

Puoi ascoltare questa meditazione sia da questa pagina web (vedi fondo pagina) che sulla piattaforma di podcasting Spreaker.com, sia da PC che da cellulare. Da PC è possibile anche scaricare il file audio.

Buon ascolto e buona meditazione!


Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 24, 37-44)

grafiche-quadrateIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».


Ascolta Contemplando….TE | Domenica 27 novembre” su Spreaker.

Podcast di Avvento – Un’idea della Pastorale Giovanile della Parrocchia del Crocifisso

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Contemplando…TE – Momenti di preghiera per i giovani | Avvento 2016

La Pastorale Giovanile della parrocchia del Crocifisso propone, per i giovani della nostra parrocchia, alcuni momenti e strumenti per l’accompagnamento spirituale verso il Natale.

Podcast di Avvento

Come per la Quaresima 2016, i gruppi giovanili della parrocchia grazie all’idea e al coordinamento della Pastorale Giovanile propongono il commento audio al Vangelo delle quattro domeniche di Avvento.
Queste piccole meditazioni sono disponibili per l’ascolto web (sia su pc che su cellulari e tablet) o per il download (solo su pc) ogni lunedì precedente  ad ognuna delle rispettive quattro domeniche di avvento (21 nov, 28 nov, 5 dic, 12 dic) su:
questo sito internet oppure
pagina Facebook www.facebook.com/parrocchiadelcrocifisso oppure
sito Spreaker.com www.spreaker.com/show/contemplando-te-avvento-2016

Questi sono pensati, realizzati, registrati e prodotti dai gruppi giovanili della nostra parrocchia, col supporto tecnico di Radio Church.

18 dicembre – Veglia di Preghiera

In preparazione al Natale, proponiamo domenica 18 dicembre, dalle 19 alle 20 una veglia di preghiera per i giovani in chiesa, che sarà seguita da un momento di convivialità nel salone parrocchiale.

Ecco il volantino, scaricabile in formato jpg, da poter girare anche sui gruppi whatsapp!

volantino

La buona notizia | Novembre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Novembre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • Un bilancio per ripartire – don Eugenio
  • Pellegrinaggio giubilare
  • Progetto “Parrocchia Accogliente”
  • La Parabola: “La porta” – don Renato
  • Avvento nelle nostre case
  • Continuazione della Parabola “La bici”
  • Il Salotto – Cresima per giovani e adulti – Corso in preparazione al matrimonio

Commenti al Pellegrinaggio Giubilare

Alcuni commenti registrati sul pullman durante il viaggio di ritorno dal Pellegrinaggio Giubilare a Roma con l’Associazione Parrocchia del Crocifisso – ANSPI. L’audio e le immagini sono amatoriali.

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La buona notizia | Ottobre 2016

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Ottobre 2016 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • Il prezzo della Compassione – Don Renato
  • Preghiera per i nostri defunti
  • Festa del Crocifisso – programma
  • La Parabola: “La bici” – Don Renato
  • Varietà: La forza della vita” – Loulou (2000)
  • Giornalino Parrocchiale – A proposito del sondaggio
  • Festa di apertura dell’anno pastorale
  • Il cristiano e la cremazione
  • La Bibbia e la forchetta
  • Caritas Parrocchiale – Laboratori di Natale – Anagrafe Parrocchiale – Novembre “Mese dei defunti”

 

Prima Messa Solenne di Don Eugenio | 9 ottobre 2016

Proponiamo alcuni estratti della prima Santa Messa solenne del nostro cappellano don Eugenio Savino nella nostra parrocchia, domenica 9 ottobre 2016 alle ore 17.00, di fronte ad un’assemblea di oltre 500 fedeli, tra parrocchiani, scout e ragazzi dell’Azione Cattolica.

A concelebrare con lui, il nostro parroco don Renato, don Aldo di San Gaudenzo, don Giuseppe “Bilo” di San Raffaele, il diacono Roberto e il diacono Luigi.

Proponiamo l’integrale dell’omelia, a fondo pagina anche in formato testuale.

E proponiamo il rito del mandato ai Capi Scout e agli Educatori di Azione Cattolica che quest’anno pastorale svolgeranno il loro servizio educativo ai giovani della nostra parrocchia. A seguire, alcuni ringraziamenti di don Eugenio.

Ecco il testo integrale dell’omelia di Don Eugenio.

“Molti di voi oggi sono qui perché è la mia Prima Messa domenicale: mi spiace deludervi ma oggi il festeggiato non sono io…ma è Lui, il Signore Gesù!

C’è un filo d’oro nel tessuto del Vangelo di oggi, una parola che a me sembra emergere in maniera determinante: è GRAZIE. L’antifona al Vangelo, infatti, ci ha introdotto molto bene:
In ogni cosa rendete grazie:
questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Lungo il suo cammino, Gesù trova alcuni lebbrosi che gli vengono incontro. Queste persone si tengono a distanza, così come prescritto dal Levitico. All’epoca, infatti, chi era colpito da questa malattia doveva stare lontano dagli altri e gridare “impuro…impuro”, proprio perché nessuno si avvicinasse (rischiando di contagiarsi). Qualcuno ogni tanto guariva: in quel caso, la sua “riabilitazione” consisteva nel recarsi dai sacerdoti per essere visitato e dichiarato “puro dalla malattia”: così prescrive la Legge. Gesù è chiamato “MAESTRO”: vuol dire che, in qualche modo, conoscono Gesù e lo riconoscono un’autorità. Gesù li invita ad andare a presentarsi dai sacerdoti: li invita a mettersi in cammino, a fidarsi della Sua parola. Attenzione: non segue la logica “prima vi guarisco e poi andate a ringraziare”, ma “mettetevi in cammino”. Gesù invita ad incamminarsi, invita ad avere fede nella sua parola (di qui la SCELTA).
Si incamminano e avviene il miracolo: c’è la GUARIGIONE. Il Vangelo potrebbe finire qui, immaginando una festa di ringraziamento, un aperitivo, un brindisi tra amici e il racconto del miracolo a casa o al pub. E invece no: tutti e 10 sono guariti, ma solo uno – rendendosi conto pienamente di ciò che è accaduto – torna indietro per ringraziare Gesù (e il Vangelo ci dice che è uno straniero, un pagano). In quel gesto di tornare per dire grazie non c’è solo una forma di “buona educazione”, c’è qualcosa di più: c’è la gratitudine verso Dio. E gli altri lebbrosi?
Il samaritano guarito non è solo riabilitato nella società, ma nella sua vita è entrato il Signore e da quel momento in poi la strada che gli si apre è quella della salvezza! Alzati e va’ perché il tuo fidarsi del Signore ti dona la salvezza (del corpo, ma soprattutto della tua anima!).
Il salmo ce lo ricorda bene: “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.”: ciò che il Signore compie non è mai fine a se stesso, ma perché tutti – vedendo con gli occhi (e con gli occhi della Fede) possano rendere gloria a Dio. Sant’Ireneo di Lione dice infatti che “la gloria di Dio è l’uomo vivente”.
Ma il Vangelo, che è buona notizia, ci vuole fare un passaggio in più: vuole domandare a ciascuno di noi (a me per primo): quali sono le “forme di lebbra” che oggi affliggono la mia vita e la nostra comunità? La solitudine, la non-accoglienza, l’egoismo, … tutto ciò che pone un MURO tra noi e le persone, tra noi e Dio. Su questo, credo, dobbiamo vigilare…

Ieri pomeriggio sono stato a Bologna per l’ordinazione diaconale di 2 miei amici con cui abbiamo condiviso gli anni del seminario. Mi ha colpito molto che il Vescovo Matteo all’inizio della Messa abbia salutato l’assemblea dicendogli “che bella questa CASA” parlando della cattedrale. Che bella la CASA del Crocifisso e lo è ancora di più oggi, il giorno di domenica, in cui ci troviamo assieme per ascoltare la Parola del Signore e ci accostiamo alla Mensa del Pane di vita.
Dobbiamo riscoprire un nuovo vocabolario, guardando alla “casa” come in più occasioni ci ricorda papa Francesco: saper dire “GRAZIE” (ma anche “permesso” e “scusa”), chiedere la luce dello Spirito Santo per vedere le situazioni (e le persone) con gli occhi di Dio e metterci in cammino, perché il Vangelo (se lo lasciamo entrare nel nostro cuore) ci pone sempre in cammino, anche se siamo deboli, fragili, il Signore Gesù ci invita ad incamminarci.
Oggi la nostra casa è ancora più bella perché tra poco vivremo il momento dei passaggi degli scout e la chiamata degli educatori dell’AC: i vari educatori si presenteranno a tutta la comunità e diranno il loro “sì” al Signore per servire i ragazzi di questa comunità.
Cari educatori (AC e scout), la chiamata – come sapete bene – non è un gesto plateale, ma un accogliere la missione che il Signore vi propone, è quell’invito a mettersi in cammino per servire i fratelli con uno scopo ben preciso.
Trovo molto bello che questo gesto avvenga dentro la Messa: sono stato molto contento che come regalo per l’ordinazione mi abbiate regalato il “kit” della Messa da viaggio e lo abbiate fatto Scout e AC insieme. Credo, infatti, che ben abbiate capito che l’unico modo per essere uniti è nell’Eucarestia e nel mettere al centro il nostro rapporto con il Signore Gesù nella Chiesa.
Permettetemi, allora, che vi faccia un augurio di cuore. Vi aspetta un anno ricco di gioia, di esperienze belle, di relazioni (alcune nuove altre che già ci sono saranno più profonde), ma anche di momenti in cui potrebbe sopraggiungere il buio e la fatica: non temete, trovate forza e sostegno nel Signore e continuate a camminare. Alimentatevi dalla Fonte, che è Cristo stesso, con la preghiera, l’Eucarestia e gli altri sacramenti: anche se in alcuni casi non ne avrete la forza, date ugualmente…il Signore ve ne darà con gli interessi.
Siate voi stessi, con la vostra vita e la vostra testimonianza di Fede “la BUONA NOTIZIA” per i vostri ragazzi, ma anche per casa vostra (è lì il 1° luogo di evangelizzazione); che la vostra vita possa “profumare” di Cielo.
Che bello sarà se potessimo fare nostre queste parole e farle diventare la nostra preghiera rivolta al Signore con stupore e gratitudine: “Fuori è un giorno fragile / Ma tutto qui cade incantevole / come quando resti con me” (Subsonica)”

Vincitore Contest Fotografico

La foto che si è aggiudicata il Primo premio al Contest fotografico 2016 “Insieme  su strade nuove”.

 

Barbara Sartini: “La strada parla”

01-barbara-sDescrizione: Stava seduta davanti a quella  finestra per ore, a volte giorni interi con quelle rughe che solcavano il viso e che parlavano al suo posto.

Chissà cosa stesse guardando o chi stesse aspettando… forse aspettava che succedesse qualcosa di importante o  forse voleva solo impicciarsi degli affari di quei passanti che tra schiamazzi e qualche risata passavano veloci, mentre lei stava seduta e continuava a guardare”.

 

Giornalino 1 | Settembre 2016

Giornalino Parrocchiale numero 1 – Settembre 2016 | Anno Pastorale 2016/2017

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In questo numero:

  • Un anno con noi
  • Eccomi | Don Eugenio
  • La Parabola
  • Vacanze a Dobbiaco

Benvenuto don Renato!

Rimini, 13 Giugno 2016

Il modo classico per dare inizio a questo momento è dire: “Benvenuto in mezzo a noi don Renato”, ma dire benvenuto è facile se si dimentica che a questo saluto deve poi seguire l’impegno di farti sentire” il benvenuto” e quindi preferiamo iniziare con qualche riflessione che ci aiuti a sentirci  una comunità chiamata a una continua conversione.

Sappiamo le difficoltà attuali, visto la diminuzione dei sacerdoti, ad assicurare ad ogni comunità la guida di un pastore, ti diciamo quindi grazie don Renato perché hai accolto l’invito del Vescovo a lasciare la comunità di San Girolamo per venire in mezzo a noi; questa tua disponibilità ci interpella personalmente visto che a volte di fronte ad un impegno richiestoci in parrocchia, che magari richiede di rivedere i nostri progetti e forse il nostro quieto vivere, troviamo tanti motivi: lavoro, famiglia, non sono all’altezza, per delegare ad altri.

Questo tempo di attesa tra la tua nomina e il tuo arrivo, come puoi ben immaginare,  è stato costellato di domande… per riuscire a capire chi sei, quale tipo di parroco sarai… ognuno ti vorrebbe fatto su misura per lui: – disponibile come vuole lui; – bravo nelle omelie ma non lungo; – innovatore ma non troppo; – determinato nelle decisioni ma pronto ad ascoltare tutti e chi più ne ha più ne metta… in definitiva si vorrebbe un parroco super, magari con il dono dell’ubiquità, ed è facile dimenticare due cose importanti:

– La prima è che come laici anche noi siamo parte integrante della Chiesa, e che ognuno è chiamato a vivere la propria vocazione, e di fronte alle necessità della comunità, chiedersi: “se non io….se non adesso, quando?”

– La seconda  è che il parroco è chiamato, con i suoi pregi e difetti, semplicemente ad amare  Cristo, ad essere testimone del suo Vangelo, mettendo a servizio della comunità  i suoi talenti.

Siamo quindi chiamati insieme, ognuno nel suo ruolo, a far crescere questa comunità, a sentirla nostra, solo così possiamo dirti” benvenuto in mezzo a noi”, e fare un tratto di strada insieme, ci sostenga Maria Madre della Chiesa, e facciamo nostra la preghiera, per il parroco, del Beato Paolo VI:

Signore, ti ringrazio di averci dato un uomo, non un angelo,
come pastore delle nostre anime;
illuminalo con la tua luce, assistilo con la tua grazia, sostienilo con la tua forza.
Fa che l’insuccesso non lo avvilisca e il successo non lo renda superbo.
Rendici docili alla sua voce.
Fa che sia per noi, amico, maestro, medico, padre.
Dagli idee chiare, concrete, possibili;
a lui la forza per attuarle, a noi la generosità nella collaborazione.
Fa che ci guidi con l’amore, con l’esempio; con la parola, con le opere.
Fa che in lui vediamo, stimiamo ed amiamo te.
Che non si perda nessuna, delle anime che gli hai affidato.
Salvaci insieme con lui”.

Con gioia la comunità del Crocifisso ti dice : “Benvenuto in mezzo a noi”.

Il saluto di don Renato | Intervista

Ecco l’intervista realizzata al nuovo parroco del Crocifisso don Renato Bartoli, parroco uscente di San Girolamo di Rimini.

Farà il suo ingresso nella nostra parrocchia lunedì 13 giugno 2017 alle ore 21.00 con la S. Messa presieduta dal nostro Vescovo Francesco Lambiasi.

Il saluto di don Paolo | Intervista

In esclusiva l’ultima intervista “ufficiale” al parroco del Crocifisso

 

Mostra dei quadri Mariani

Un piccolo video realizzato in occasione della mostra dei quadri Mariani che sono esposti in chiesa in queste ultime due settimane di maggio 2016, mese dedicato alla Madonna.

Una famiglia speciale per una parrocchia accogliente

Da circa due mesi la nostra comunità accoglie una famiglia di rifugiati seguendo l’invito di papa Francesco a riconoscere in loro la Santa famiglia di Nazaret nel momento in cui è costrett a a farsi profuga per poter sopravvivere. Molte le domande che sono state rivolte in merito ai volontari direttamente coinvolti in questa iniziativa nota col nome di “Parrocchia accogliente”. Le riportiamo con le risposte, affinché tutti i parrocchiani partecipino a questa bella esperienza. In un prossimo articolo speriamo di riuscire a dar voce direttamente alla famiglia che abbiamo accolto.

Come siete riusciti ad attuare l’esortazione di papa Francesco così rapidamente?

profughiRoberto – Il merito è dei parroci della nostra zona pastorale che già a novembre hanno deciso di aderire alla richiesta del papa e alla Caritas diocesana che ha elaborato il progetto di accoglienza dei profughi. Don Paolo ha subito presentato il progetto al Consiglio Pastorale e, data l’approvazione immediata, ha reperito un appartamento idoneo in affitto e comunicato alla Caritas la nostra disponibilità ad accogliere una famiglia di profughi.

E’ stato difficile trovare volontari? Quante persone sono coinvolte in questo progetto?

Mirella – I volontari si sono offerti subito e hanno aderito con entusiasmo coinvolgendo a loro volta altre persone. Attualmente siamo una ventina, ognuno con un compito specifico perché l’organizzazione è necessaria: Roberto è il coordinatore responsabile, poi c’è chi si occupa della burocrazia, chi dell’aspetto medico-sanitario, chi dell’insegnamento della lingua italiana, chi della amministrazione, chi della spesa, dei trasporti e della cura della casa. Comunque, nonostante i tempi di crisi, reperire i fondi, la casa e tutto quanto occorreva per questa accoglienza ci ha fatto sperimentare che c’è ancora tanta solidarietà!

Roberto – Abbiamo visto agire la Provvidenza: tutto quello che ci è servito è arrivato spesso accompagnato da un sorriso. Tempo, risorse, competenze si sono coagulate, forse con qualche sacrificio, ma sicuramente con tanta gioia.

E poi, eccoli qua!

Dyella –  Il cinque marzo è stata una giornata che non dimenticheremo! Finalmente il nostro entusiasmo ha incontrato questa bella famiglia giovane, di origine sudanese. Kaled è il papà, Almaz la mamma, Samar e Asil sono le due bimbe. Il loro sorriso scampato a tante grandi difficoltà ha ripagato da subito il nostro impegno. Li abbiamo accolti con un ricco aperitivo dove abbiamo condiviso molte emozioni, oltre al cibo.

Quali sono le maggiori difficoltà che avete incontrato e quali problemi vi trovate ad affrontare?

profughi 2Martina – Abbiamo subito capito che l’ostacolo da rimuovere immediatamente è quello linguistico. Almaz conosce l’inglese, oltre alla lingua etiope e all’arabo, mentre Kaled parla solo arabo. Questo significa che la moglie deve spesso tradurre al marito ciò che noi diciamo e per lui questo è frustrante. Attualmente io e Mary cerchiamo di insegnare loro nel modo più semplice possibile la nostra lingua e loro sono molto volenterosi, ma il percorso è lungo. Per fortuna Valentina si presta spesso a tradurre dall’arabo e inoltre da qualche giorno Kaled ha cominciato anche un corso di base ed è uno studente modello.

Manuela – Da mamma, non posso fare a meno di riconoscere in loro l’inesperienza dei miei figli e quindi mi prendo cura degli aspetti pratici della vita quotidiana. Attraverso questi piccoli gesti stiamo costruendo un rapporto di affetto e fiducia e spero che presto, superata la fase del bisogno, siano in grado di poter esprimere a parole, come già fanno con i gesti, tutte le belle qualità che hanno.

Mary – Tra qualche mese, quando il progetto terminerà, dovranno camminare con le loro gambe, quindi la mia preoccupazione è di far capire loro cosa sia veramente importante per farcela ed essere autonomi. Alle volte resto spiazzata da alcune loro ingenuità spesso generate dall’immagine distorta e dorata che danno i mass media della nostra società. Come gruppo cerchiamo di far capire loro che anche qui, seppure a riparo da guerre e carestie, vivere onestamente e con dignità è una sfida quotidiana. Così li informiamo sui costi dei vari beni e dei servizi, spieghiamo loro quanto sia difficile il mondo del lavoro, insomma cerchiamo di renderli consapevoli delle fatiche che li attendono perché siano pronti ad affrontarle.

Come è organizzata la loro giornata?

Samuele – Al mattino hanno lezione di italiano o a casa o a scuola. Samar è stata subito inserita alla scuola materna ed è stato un vero successo. Noi ci alterniamo in modo da accompagnarli nei diversi giri presso medici e uffici, oppure li aiutiamo a risolvere le piccole difficoltà quotidiane. Ma se non ci sono particolari incombenze, stiamo in loro compagnia e giochiamo con le bimbe che sono irresistibili!

Giorgia – Mentre hanno imparato subito a fare la spesa, devono impratichirsi con i mezzi pubblici così l’altra mattina l’abbiamo dedicata a questo. Mentre Kaled già sfreccia in bici per le strade di Rimini, Almaz dovrà imparare… insomma non ci annoiamo!

Cosa vi sta insegnando questa esperienza?

Mirella – Che non bisogna mai temere le differenze perché siamo stati fatti a Sua immagine e somiglianza, quindi ognuno di noi svela un aspetto dell’amore infinito che ci ha voluti qui.

Roberto – Che la gioia vera consiste più nel dare che nel ricevere, perché dando si diventa veramente più ricchi. Di umanità, si intende, e non è poco.

Lettera di Don Paolo ai parrocchiani

Questa lettera è estratta dal Giornalino Parrocchiale N°8 – Maggio 2016

Carissimi parrocchiani,

come forse già sapete, il Vescovo mi ha chiesto la disponibilità a esercitare la missione pastorale nella parrocchia di S. Giuliano e alle Celle, affidandomi anche la responsabilità del Seminario. Confesso che, pur essendo da quasi quindici anni in questa comunità, sono stato colto di sorpresa da tale richiesta, che la Chiesa, nella persona del Vescovo, mi ha rivolto. Sono convinto, d’altra parte, che attraverso la chiamata della chiesa si manifesti la volontà del Signore e quindi ho accettato – forse con un po’ di incoscienza – di assumere questo nuovo impegno.

Credo che la missione del prete, oggi come in passato, sia quella di servire il Signore amando la Chiesa come la sposa di Cristo, senza interessi personali né affermazione della propria volontà. In questo momento, come uomo, avverto la fatica di separarmi da voi, perché i legami creati negli anni non vengono meno con la mia partenza. Vorrei però che questo passaggio fosse vissuto più serenamente possibile da tutti, perché il cammino di fede che abbiamo condiviso insieme prosegue, anche se in luoghi diversi, e perché non mancheranno le occasioni di ritrovarci nella comunità più vasta della diocesi. Avrei desiderio di incontrarvi uno per uno per rivolgervi una parola di saluto e di amicizia. È pur vero che di parole ne ho pronunciate tante in questi quindici anni… e non vorrei essere ricordato soltanto per le omelie lunghe! Approfitto quindi di questa opportunità per far giungere a tutti e a ciascuno, attraverso le pagine del giornalino parrocchiale, un grazie di cuore. Ho ricevuto da voi molto di più di quel poco che ho potuto dare e spero che continuiate a essere generosi ricordandomi ancora nella vostra preghiera. Ne ho proprio bisogno, soprattutto per quanto riguarda il Seminario e le vocazioni al sacerdozio. Mi sembra doveroso ringraziarvi anche per la pazienza con cui avete sopportato i miei difetti e perdonato le mie mancanze. Ora vi affido alla grazia del Signore e alla cura del nuovo parroco inviato da Lui, don Renato Bartoli, che vi invito ad accogliere con la stessa fiducia con cui avete accolto me. Credo che non mancheranno altre occasioni per salutarci e vi invito già fin d’ora agli appuntamenti che verranno fissati. Non mi dilungo oltre, ma vorrei aggiungere un pensiero legato al tema di questo mese mariano: Maria, che ha collaborato in modo unico al piano divino di salvezza per tutti gli uomini, ci invita a farci missionari come lei per le strade del mondo per portare a tutti la vita e l’amore di Gesù. A me è toccato partire davvero, anche se per un tragitto breve, a voi chiede di essere missionari, anche rimanendo a casa, nella vita di ogni giorno.

Con affetto,
Don Paolo

Leggi la notizia degli avvicendamenti dei sacerdoti

Ascoltando…TE – Podcast quaresimali | Domenica 13 marzo

Con grande entusiasmo condividiamo la terza ed ultima meditazione-podcast quaresimale registrata dai gruppi dei giovani della nostra parrocchia, che per questi tre lunedì di quaresima hanno accompagnato la preghiera personale di chi ha voluto “ascoltare” e meditare questa proposta. E sono stati tantissimi, ad ora si contano più di 250 ascolti ai nostri due podcast precedenti!

Il podcast di questa settimana è stato pensato e registrato da alcuni giovanissimi del gruppo ACG delle superiori della nostra parrocchia ed è disponibile qui sotto o direttamente sul profilo Spreaker (una piattaforma per le web radio) di Radio Church.

Ecco il brano del Vangelo della prossima domenica, 13 marzo, V di Quaresima (Giovanni 8,1-11)
13 marzoIn quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. 
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. 
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». 

Buon ascolto e… buona preghiera!