Vedere, Condividere, Testimoniare

Sabato 11 novembre, una cinquantina di persone  della comunità parrocchiale sono andate a Camerino, una bellissima cittadina colma di storia e di cultura, devastata dal terremoto dell’ottobre 2016.

Una testimonianza pubblicata sul giornalino parrocchiale ”NOI DEL CROCIFISSO”:

NON È STATA SOLO UNA GITA

Il giorno di San Martino, accompagnati da un tiepido sole novembrino, siamo scesi (una cinquantina di persone della nostra comunità parrocchiale) nello splendido parco per poi entrare nell’Abbazia di Fiastra: bellissima, suggestiva anche se qualche piccolo particolare ci ha dato il segno di quello che era successo lo scorso anno.

Il terremoto! Ed è con il racconto fattoci da un monaco che ci siamo avvicinati all’estrema paura e al turbamento che questa esperienza suscita in ogni persona che vive tale esperienza. Ci siamo poi trasferiti a Camerino, per VEDERE non il disagio dei tanti che sono rimasti lì né lo scempio che la natura in pochi istanti ha fatto delle loro case e dei loro splendidi monumenti, ma per constatare la loro volontà di tenere viva la città!

Ci ha profondamente colpito la dignità con la quale hanno raccontato di com’è ora il loro vivere quotidiano apparentemente uguale invece così diverso da prima, nel profondo, e di come “lottano” per non farsi sopraffare dalle difficoltà e dalle lungaggini della burocrazia. Con alcuni rappresentanti della Proloco abbiamo camminato, fin dove è stato possibile perché non transennato, per le strade della città scorgendone le ferite, ma abbiamo passato insieme anche alcune ore di festa (compreso un ottimo pranzo!) e di spensieratezza… e di questo ci hanno ringraziato: di essere lì, insieme a loro, a testimoniare il bello di condividere delle piccole semplici cose.

 

 

NOI del Crocifisso | Novembre 2017

“NOI del Crocifisso” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Novembre 2017 (Anno Pastorale 2017-2018)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • Con le tue parole di Don Renato
  • Avvento di Fraternità
  • Il Consiglio Pastorale si allarga: nuovi componenti (giornata dell’Indicazione)
  • 150 e non sentirli di Arianna
  • I cori
  • Scuola di preghiera: due interessanti serate di Cristian
  • La Croce e il Crocifisso di P.M.
  • Semplicemente “il Salotto” di Monica

20 anni di giornalini

“Verba volant, scripta manent”. E’ forse anche per questo che a noi umani piace scrivere molto, leggere e raccontare, tramite qualsiasi tipo di mezzo di comunicazione: dai baci perugina ai trattati monumentali, dai messaggi di Whatsapp alle email, dalle riviste al… giornalino parrocchiale!

Finalmente rendiamo disponibile le versioni digitali dei giornalini parrocchiali degli ultimi 20 anni: alcuni tramite file digitale originale e altri tramite file “digitalizzato”, ossia scansionato dall’originale cartaceo.  Dal 1997-1998 al 2017-2018, sono oltre 160 i numeri del giornalino che arriva in oltre 2300 buchette delle lettere della nostra parrocchia ben 8 volte all’anno.

PUOI TROVARE TUTTI I GIORNALINI QUI

Testi, foto, volantini, impressioni, lettere dei parroci e cappellani e tanti altri documenti che ci aiutano a ricostruire una buona parte del percorso e della vita della nostra parrocchia. Diversi stili e layout grafici, spesso non capiamo neanche se siamo del “Crocifisso”, del “Crocefisso” o di “Sant’Andrea dell’Ausa”… Quest’anno don Renato ha deciso di schiantarla con il titolo “NOI del Crocifisso”. Spesso non sono neanche capolavori di grafica e di qualità: cogliamone però la preziosità, vedendone tanti così insieme, di “racconto” e di custodia della nostra storia e del nostro cammino. . In particolare in quest’anno che verrà, in cui festeggeremo i 60 anni della nostra chiesa parrocchiale.

Una “buona notizia” che dalla segreteria parrocchiale cerca di raggiungere tutti… Quest’oggi anche grazie al sito internet e ai social network, che danno manforte alla sua diffusione, non solo dentro i confini territoriali della parrocchia.

Il giornalino, o “lettera parrocchiale”, esiste chiaramente da ancor più di 20 anni: stiamo lavorando, con i dovuti tempi, data la faraonicità dell’impresa (già lo è stato scansionare tutti quelli che voi potete osservare oggi), per poter rendere disponibili alla consultazione della comunità sempre più “reperti” di storia della nostra comunità, tramite la versatilità dei mezzi digitali oggi a disposizione e una organizzazione attenta dei contenuti… per avvicinarci a questo 2018 pronti per spegnere assieme 60 candeline!

Filippo Pasquini

NOI del Crocifisso | Ottobre 2017

“NOI del Crocifisso” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Ottobre 2017 (Anno Pastorale 2017-2018)

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In questo numero:

  • Sono qui per te di Don Renato
  • Un Don Pendolare di Don Eugenio
  • La visita in chiesa
  • Un passo avanti… nella preghiera
  • Festa del Crocifisso 2017
  • Mina… Novantanove di Monica
  • Partenze e Arrivi
  • Catechesi del Buon Pastore
  • Avvisi e Anagrafe parrocchiale
  • Novembre “mese dei defunti”

Camperisti a Camerino

Operazione “Rimini chiAMA Camerino”   si può dire che sia nata il 30 di Settembre 2017, quando in quattro persone ci siamo recati a Camerino, in occasione del decimo weekend  arancione organizzato dalla rivista “PLEIN AIR”.

Il nostro intento era per  vedere, capire… Appena  rientrati a Rimini ci siamo messi in azione coinvolgendo la nostra parrocchia, quella del Crocifisso.

50 anni di onorato servizio

Dopo più di 50 anni di onorato servizio, “pino” ha dovuto lasciarci.
Ha lasciato spazio ad un sagrato (piazzetta) più fruibile da tutti, giovani compresi.
E oggi 15 settembre è arrivata “farnia”, la quercia che ci farà compagnia nei prossimi anni. Le diamo il benvenuto e attendiamo da lei, nel tempo, lo stesso servizio che faceva “pino”.

Richi, il nostro special Crabs!

Estratto da “Scarp de Tenis”, giornale “di strada” della Diocesi di Rimini, Agosto-Settembre 2017

 

NOI del Crocifisso | Settembre 2017

“NOI del Crocifisso” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Settembre 2017 (Anno Pastorale 2017-2018)

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In questo numero:

  • NOI del Crocifisso di don Renato
  • Proposta per l’anno comunitario 2017 – 2018: UN PASSO AVANTI… NELLA PREGHIERA
  • Festa di Apertura
  • C’è bisogno anche di te
  • Una (gran) bella vacanza. Dobbiaco 2017 di M. Luisa
  • Estate in (Gran) Paradiso di Samuele Filippini
  • Zona Costellazioni in festa
  • Foto da attività estive

Sguardo e occhiali nuovi per guardare la realtà

Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo, l’incontro nella serata del 10 maggio 2017, nella nostra parrocchia, dedicata al tema delle Comunicazioni Sociali.

Leggi il discorso del Papa in occasione della LI Giornata per le Comunicazioni Sociali

Tratto da Il Ponte – Domenica 4 giugno 2017 p.23

Il volantino dell’evento:

Migrante a chi?

“Nozze di diamante” per la nostra chiesa

Proprio 60 anni fa la nostra chiesa parrocchiale, così come la vediamo oggi in via del Crocifisso 17, iniziava a prendere forma. Era il 28 aprile del 1957 e, con cerimonia solenne, il Vescovo di Rimini Mons. Emilio Biancheri benediceva e posava la “prima pietra”. Una cerimonia partecipata da moltissimi parrocchiani, come testimoniano le foto conservate negli archivi parrocchiali, che stiamo or ora digitalizzando in occasione di questo anniversario.

Una chiesa apertamente richiesta dal Vescovo Mons. Luigi Santa al parroco don Antonio (Terzo) Sanchini, a cui affida la cura pastorale della parrocchia e il compito di edificarne una nuova chiesa il 20 aprile 1949.

La sede chiesa parrocchiale era infatti situata, dal 1482 (anno in cui il Vescovo di Rimini Castelli la eleva a parrocchia), nella chiesetta di Sant’Andrea “dell’Ausa”, così nominata per l’omonimo fiume che ne percorreva (e ancor oggi, seppur in un percorso diverso) i territori, posta alle pendici del colle di Covignano. La vecchia chiesetta, che è stata costruita nel 1253 e prima sede di un monastero di donne dette “del Mirasole”, è ora una costruzione privata di colore rosso appena sopra la nuova rotonda tra via Covignano e via Santa Cristina. Era una parrocchia suburbana, ma di fatto rurale. Le parrocchie di San Gaudenzo, Riconciliazione, Risurrezione, San Raffaele, Padulli sono nate negli anni dal territorio della nostra parrocchia. Ulteriori informazioni potete trovarle nella pagina “Storia” del nostro sito.

Capitoli a parte meritano la denominazione “del Crocifisso” e anche la storia delle vicende legate alla precedente chiesa di sant’Andrea, che nel V secolo fino al XV secolo, indicava una chiesetta nell’attuale parcheggio di via Melozzo da Forlì (già “Foro Boario”), che diede quindi il nome al borgo Sant’Andrea (la chiesa di san Gaudenzo nascerà solo nel 1858) (la storia di questa chiesetta è reperibile in questo opuscolo).

Ci furono ben 3 tentativi, nella prima metà del 900’, tutti infruttuosi, di ricostruzione della chiesa: nel 1904 ad opera del parroco Don Serafino Massari (pensate che si fece una raccolta popolare che raccolse solamente 267 Lire), nel 1937 e 1941 ad opera del parroco don Giuseppe Ricci.

Negli anni 50, complice il boom economico, l’aumento demografico e la crescita della città “fuori dalle mura”, la chiesetta risultava inadatta alle esigenze: partirono allora i lavori di costruzione, non senza fatica, della chiesa parrocchiale in via del Crocifisso (all’epoca in “aperta campagna”), con i soldi provenienti dal “contributo statale per danno di guerra”. Danno che non subì la nostra chiesa di via Covignano, ma la chiesetta della “Madonna del Paradiso”, una vecchia cappella barocca, già utilizzata come deposito prima della guerra, posta nei pressi del Duomo, completamente distrutta dalle bombe americane. Il Vescovo Luigi Santa assegnò al parroco, nel 1949, i diritti di ricostruzione della suddetta chiesa, che era in realtà di proprietà del Capitolo della Cattedrale.

Curarono le perizie tecniche e i lavori l’ing. Cesare Succi e il geom. Giuseppe Maioli.

La nuova chiesa, insieme alla canonica e alle opere parrocchiali furono consacrate solennemente il 27 settembre 1958. Occorre sottolineare che le attuali opere parrocchiali sono state ricostruite nel finire degli anni 80’: la vecchia canonica si trovava dove ora c’è parte del campo da basket e il tendone giallo, mentre la sala del circolo ANSPI è l’unica parte rimasta delle vecchie opere (insieme al selciato in cemento).

Una parrocchia storica, una chiesa non troppo anziana e una comunità, con le sue difficoltà, viva… è il proseguo di una bella storia!

Filippo Pasquini
Ricerche eseguite negli archivi parrocchiali

In occasione di questo anniversario, facciamo un appello ai parrocchiani: se avete notizie (testimonianze, documenti, volantini), fotografie, diapositive o filmati storici della nostra parrocchia, se avete piacere di condividerlo, vi invitiamo a contattare la redazione web della parrocchia (webmaster.crocifisso@gmail.com) per mettere in comune il materiale (se è “non digitale”, lo riconsegneremo una volta digitalizzato) per costruire uno “storico” della nostra comunità, un archivio digitale di foto e video, dato che fino ad ora ne siamo stati sprovvisti (se non di poche immagini), per festeggiare al meglio questo 60° compleanno, magari con un bel video o una bella pubblicazione  a settembre 2018.

 

La buona notizia | Maggio 2017

“La buona notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Maggio 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • C’è bisogno di un “Consiglio” di Don Renato
  • Assemblea parrocchiale “Migrante a chi” – è stato detto dagli appunti dei moderatori
  • Centro estivo 2017
  • La beata Vergine di Guadalupe
  • Focus sulla croce di Monica
  • 500 volte grazie di Filippo Pasquini
  • Anagrafe parrocchiale
  • 28 aprile 1957 – Costruzione della chiesa del Crocifisso

500 volte grazie!

Proprio oggi, lunedì dell’Angelo 2017, abbiamo raggiunto 500 mi piace nella nostra pagina Facebook parrocchiale… un “traguardo” che fa odore di comunità!

Un po’ di storia…

La nostra pagina Facebook è nata l’8 febbraio 2015, e da due anni a questa parte si è sempre di più affermata come “bacheca” digitale della nostra parrocchia. Non una parrocchia virtuale, ma una parrocchia viva e reale, quella di via del Crocifisso 17 e delle sue 8 zone, delle sue mille attività e gruppi parrocchiali, che trova negli strumenti digitali (social network e sito internet) un proprio “diario” digitale che potenzialmente può arrivare a tutti coloro che possiedono un pc o uno smartphone, quindi ad oltre qualche miliardo di persone. La “buona notizia” non è quindi confinata nelle mura della canonica parrocchiale, negli archivi della segreteria o al più nelle sole 3000 buchette delle case della nostra parrocchia. Facebook, Youtube, Twitter, Google+, Instagram, sito internet,… le attività della nostra parrocchia sono raggiungibili veramente da qualsiasi parte. E, con gli strumenti che queste piattaforme mettono a disposizione agli amministratori, possiamo affermare che non solo i riminesi seguono la vita della parrocchia: molte sono le connessioni anche fuori provincia e anche alcune internazionali! Una vera parrocchia “mondiale”.

In futuro

Tante sorprese attendono ancora il grande pubblico dei nostri canali di comunicazione 2.0… Il 28 aprile 2017 si ricordano i 60 anni dalla posa della prima pietra della nostra chiesa e, fino a settembre 2018, ricorderemo questo importante anniversario. Ci attende quindi più di un anno con una grande responsabilità da parte nostra nel “raccontare” questi 60 anni di vita della parrocchia nella sede attuale. Cercheremo, oltre a continuare a raccontare sempre meglio le attività che si svolgono o presentare quelle che si svolgeranno, di ricostruire, raccogliere e condividere la storia passata della nostra parrocchia attraverso foto, video e testimonianze di questi anni, affinché non vadano perse nell’oblio del tempo, scatoloni o traslochi o nelle memorie dei dispositivi digitali, ma siano, da quest’anno, memoria collettiva di tutti i parrocchiani presenti e futuri!

Sarete quindi tutti interpellati… a brevissimo!

Come contribuire

Ad ora siamo un piccolo gruppo di persone che, in vari modi, contribuisce a questo progetto di comunicazione 2.0: don Renato, don Eugenio, Filippo Pasquini, Filippo Turchini, Barbara Sartini, Cristian Castellani insieme ad aiuto-reporters in varie occasioni.

Ci piacerebbe coinvolgere altre persone per aiutarci a tempo pieno in questo progetto… siamo in cerca di “giornalisti” per gli articoli del sito internet, fotografi e amanti del videomaking per raccontare gli eventi parrocchiali, i campeggi, le cene, le liturgie… Se sei interessato, contatta la redazione all’indirizzo webmaster.crocifisso@gmail.com , saremo lieti di accoglierti nel gruppo dei “reporters”!

Ma anche chi ha foto e video relative ad attività parrocchiali che vuole condividere, può inviarle per email a webmaster.crocifisso@gmail.com oppure direttamente per messaggio privato alla pagina Facebook!

 

Nell’avvicinarsi della 51^ giornata delle Comunicazioni Sociali (leggi il messaggio del papa), che la Chiesa celebra domenica 28 maggio, vorremmo ringraziare chi, anche se spesso “non si vede” e quindi non si apprezza il suo lavoro, racconta, fotografa, registra video-interviste, scrive o impagina e stampa volantini o giornalini, monta dei video, consegna i giornalini o gli avvisi nelle buchette delle case, chi condivide, chi mette mi piace ai post di facebook, chi con il prezioso passaparola coinvolge sempre più persone nella vita della parrocchia, chi segue assiduamente il nostro sito internet e tutti e ciascuno dei 500 followers della nostra giovane pagina!

Buona Pasqua a tutti!

La “redazione web” parrocchiale

Vivendo la Parola… | Domenica 2 aprile

Ecco il QUINTO E ULTIMO PODCAST DI QUARESIMA, con cui concludiamo il nostro percorso alla luce della Parola, grazie alla collaborazione di diversi gruppi della nostra parrocchia Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso) di Rimini. Questa volta andiamo a Betania di Giudea, incontriamo le sorelle Marta e Maria, diverse ma unite dall’amicizia profonda con Gesù. Vediamo un Gesù capace di commuoversi di fronte al dolore e di donare il miracolo della resurrezione a Lazzaro…
#Quaresima #40giorni #Parola #resurrezione #Lazzaro
Meditazione audio sul Vangelo della quinta domenica di Quaresima, a cura del Clan Albatros del Gruppo Scout Agesci Rimini 3 della parrocchia di Sant’Andrea dell’Ausa.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 11,1-45)

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».
Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, s’è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 2 aprile” su Spreaker.

La buona notizia | Aprile 2017

“La buona notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Aprile 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

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In questo numero:

  • Una ragazza normale di Morena
  • Fianco a fianco a cura dei delegati parrocchiale per il sinodo diocesano Benedetta, Maura, Gabriele, Agostino
  • Mi dice una Messa (Preghiera a Gesù) di Don Renato
  • Vacanze Estive ANSPI
  • Anagrafe Parrocchiale
  • Rendiconto Economico Parrocchiale
  • Buon Compleanno Tana!
  • Settimana Santa 2017

Vivendo la Parola… | Domenica 26 marzo

QUARTO PODCAST DI QUARESIMA, registrato dal gruppo giovani adulti/universitari dell’Azione Cattolica della parrocchia del Crocifisso di Rimini.
Un altro incontro di Gesù, stavolta con un uomo cieco, ai margini della società e inascoltato, capace però di ‘vedere oltre le apparenze’…
#Quaresima #40giorni #Parola #Siloe #lavati

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 9, 1-41)
In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo».
Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: “Va’ a Sìloe e làvati!”. Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so».
Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!».
Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori.
Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: “Noi vediamo”, il vostro peccato rimane».

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 26 marzo” su Spreaker.

Vivendo la Parola… | Domenica 19 marzo

Vi presentiamo il TERZO PODCAST DI QUARESIMA 2017, nonché terza tappa del nostro percorso alla luce della Parola. Questa settimana assistiamo ad un dialogo particolare… Gesù ed una samaritana, di fianco al pozzo di Sicar.
Vangelo commentato dal Clan Karif del Gruppo Scout Agesci Rimini 3 della nostra parrocchia.
#Parola #Quaresima #Sicar #samaritana #acqua

Dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani.
Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?».
Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero».
Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

 

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 19 marzo” su Spreaker.

 

Vivendo la Parola… | Domenica 12 marzo

SECONDO PODCAST DI QUARESIMA, nonché seconda tappa del nostro percorso alla luce della Parola. Questa volta vi portiamo sul monte Tabor, insieme a Gesù e a tre amici, ai quali mostra il Suo vero volto. Che succede? Cosa ci fanno qui due ‘grandi’ dell’Antico Testamento, Mosè ed Elia? Che cos’è questa nube luminosa, di una luce così bella, pura e intensa, che è difficile da descrivere? E noi, come possiamo vivere la gioia di stare insieme a Gesù nella vita di ogni giorno? Vangelo commentato da Annalisa e Luca, dell’Azione Cattolica Adulti.
#Parola #40giorni #Quaresima #Tabor #Trasfigurazione #luce #nontemete

Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 12 marzo” su Spreaker.

La Pastorale Giovanile del Crocifisso propone un percorso di accompagnamento spirituale per valorizzare e vivere intensamente il periodo della Quaresima. Gli strumenti che offriamo sono di due tipi:

  • Quattro incontri per riflettere insieme sulla Parola, accompagnati dalla musica e dalla preghiera, e per incontrare Gesù attraverso l’esperienza unica dell’adorazione del Santissimo (venerdì 3-17-24-31 marzo, ore 20.45, chiesa del Crocifisso) (vedi più dettagli);
  • Podcast di Quaresima: meditazioni audio realizzate da diversi gruppi della nostra realtà parrocchiale, per condividere le nostre riflessioni e sentirci coinvolti personalmente e come comunità in questo cammino verso la Pasqua. I Podcast sul Vangelo della domenica verranno pubblicati tutti i Lunedì seguenti. Sarà possibile ascoltarli in anteprima durante i nostri incontri!

Vi aspettiamo!

Vivendo la Parola… | Domenica 5 marzo

Vi presentiamo il PRIMO PODCAST DI QUARESIMA 2017, realizzato dal gruppo della Pastorale Giovanile, registrato live durante la prima serata di “Vivendo la Parola insieme a… Te”, venerdì 3 marzo (vedi informazioni sulle prossime serate). Questa settimana andremo nel #deserto, dove Gesù ci mostrerà come vincere la sfida contro le #tentazioni. Perché Gesù si trova in questo luogo? Quali sono le tentazioni? Cosa significa per noi “essere messi alla prova”?

Scopriamolo con questa meditazione audio sul Vangelo. Buon ascolto! #sharethepodcast
#Parola #40giorni #Quaresima #deserto #tentazioni #lotta #vivere
Appuntamento “audio” con il prossimo podcast a lunedì 13 marzo!

Dal Vangelo secondo Matteo (4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Ascolta “Vivendo la Parola… | Domenica 5 marzo” su Spreaker.

 

La Pastorale Giovanile del Crocifisso propone un percorso di accompagnamento spirituale per valorizzare e vivere intensamente il periodo della Quaresima. Gli strumenti che offriamo sono di due tipi:

  • Quattro incontri per riflettere insieme sulla Parola, accompagnati dalla musica e dalla preghiera, e per incontrare Gesù attraverso l’esperienza unica dell’adorazione del Santissimo (venerdì 3-17-24-31 marzo, ore 20.45, chiesa del Crocifisso);
  • Podcast di Quaresima: meditazioni audio realizzate da diversi gruppi della nostra realtà parrocchiale, per condividere le nostre riflessioni e sentirci coinvolti personalmente e come comunità in questo cammino verso la Pasqua. I Podcast sul Vangelo della domenica verranno pubblicati tutti i Lunedì seguenti. Sarà possibile ascoltarli in anteprima durante i nostri incontri!

Vi aspettiamo!

La buona notizia | Febbraio – Marzo 2017

“La Buona Notizia” – Giornalino della Parrocchia del Crocifisso
Febbraio e Marzo 2017 (Anno Pastorale 2016-2017)

Leggi il giornalino

In questo numero:

  • La sabbia nel pugno di Alessandra
  • Quaresima 2017
  • Rendiconto Caritas del Crocifisso
  • Un mondo di bene di Don Renato
  • Raccolta mensile nelle zone della parrocchia
  • Solidarietà internazionale e missionaria
  • Un tempo per te – Esercizi spirituali parrocchiali (6-10 marzo)
  • Festa della famiglia (19 marzo)
  • Ricetta di Carnevale
  • Anagrafe parrocchiale
  • Messe per i defunti – revoca disposizione
  • Assemblea “in stile sinodale” (19 marzo)