Processione delle Palme 2023 (testo)

Domenica delle Palme 2 aprile 2023

Letture, salmi e canti per la processione

 

COMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DI GESU’ IN GERUSALEMME

Canto iniziale:     

Com’è bello dar lode al Signor
cantare al nome tuo santo,
e di giorno annunziare il tuo amor,
la tua fedeltà per sempre, la tua fedeltà Signor!

 

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

E con il tuo spirito.

 

Fratelli e sorelle, fin dall’inizio della Quaresima abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori attraverso la penitenza e le opere di carità. Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa possiamo essere introdotti al mistero pasquale del nostro Signore Gesù Cristo, il quale, per dare reale compimento alla propria passione e risurrezione, entrò nella sua città, Gerusalemme. Seguiamo perciò il Signore, facendo memoria del suo ingresso salvifico, con fede e devozione, affinché, resi partecipi per grazia del mistero della croce, possiamo aver parte alla risurrezione e alla vita eterna.

 

Preghiamo. Dio onnipotente ed eterno, benedici + questi rami di ulivo, e concedi a noi tuoi fedeli, che seguiamo esultanti Cristo, nostro Re e Signore, di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

(Aspersione dei rami con l’acqua benedetta)

 

Vangelo (Mt 21,1-11)

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Parola del Signore.  Lode a te, o Cristo

(Breve commento e invito alla processione)

  1. Imitiamo, fratelli e sorelle, le folle che acclamavano Gesù, e procediamo in pace.
  2. Nel nome di Cristo. Amen.

(I fedeli si mettono in processione dietro alla croce)

 

PROCESSIONE

Canto

Osanna-e, osanna-e
osanna a Cristo Signor.
Osanna-e, osanna-e
osanna a Cristo Signor.

  1. Santo, Santo, Osanna.             
  1. I cieli e la terra, o Signore, sono pieni di Te.
  1. Benedetto colui che viene, nel nome tuo Signor.

 

dal salmo 24 (23)

  • Lettore 1:

Del Signore è la terra e quanto contiene,
il mondo, con i suoi abitanti.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
non giura con inganno.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

 

Osanna-e, osanna-e,
osanna a Cristo Signor.

 

  • Lettore 2:

dall’Esortazione “Cristo vive” di Papa Francesco ai giovani e a tutto il popolo di Dio

(34) Essere giovani, più che un’età, è uno stato del cuore. Quindi, un’istituzione antica come la Chiesa può rinnovarsi e tornare ad essere giovane in diverse fasi della sua lunghissima storia.
(35) Chiediamo al Signore che liberi la Chiesa da coloro che vogliono invecchiarla, fissarla sul passato, frenarla, renderla immobile. Chiediamo anche che la liberi da un’altra tentazione: credere che è giovane perché cede a tutto ciò che il mondo le offre, credere che si rinnova perché nasconde il suo messaggio e si mimetizza con gli altri. No. È giovane quando è sé stessa, quando riceve la forza sempre nuova della Parola di Dio, dell’Eucaristia, della presenza di Cristo e della forza del suo Spirito ogni giorno. È giovane quando è capace di ritornare continuamente alla sua fonte.

 

Osanna-e, osanna-e,
osanna a Cristo Signor.

 

dal salmo 84 (83)

  • Lettore 1:

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio
e ha le tue vie nel suo cuore.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente;
anche la prima pioggia
l’ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion.
Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.

 

Osanna-e, osanna-e,
osanna a Cristo Signor.

 

  • Lettore 2:

dall’Esortazione “Cristo vive”

(43) Nel cuore della Chiesa risplende Maria. Ella è il grande modello per una Chiesa giovane che vuole seguire Cristo con freschezza e docilità.
(48) Quella ragazza oggi è la Madre che veglia sui figli, su di noi suoi figli che camminiamo nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma col desiderio che la luce della speranza non si spenga. Questo è ciò che vogliamo: che la luce della speranza non si spenga. La nostra Madre guarda questo popolo pellegrino, popolo di giovani che lei ama, che la cerca facendo silenzio nel proprio cuore nonostante che lungo il cammino ci sia tanto rumore, conversazioni e distrazioni. Ma davanti agli occhi della Madre c’è posto soltanto per il silenzio colmo di speranza. E così Maria illumina di nuovo la nostra giovinezza.

 

Gloria canta al Signore Gerusalemme,
loda Sion il tuo Dio. (3v)

 

dal salmo 47 (46)

  • Lettore 1:

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.
Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.

 

Gloria canta al Signore Gerusalemme,
loda Sion il tuo Dio. (3v)

 

  • Lettore 1:

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso. Cantate inni a Dio,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

 

Gloria canta al Signore Gerusalemme,
loda Sion il tuo Dio. (3v)

 

  • Lettore 2:

Da un’omelia di Papa Francesco

La crisi della fede, l’apatia della pratica credente soprattutto nel dopo-pandemia e l’indifferenza di tanti giovani rispetto alla presenza di Dio non sono questioni che dobbiamo “addolcire”, pensando che tutto sommato un certo spirito religioso resista ancora, no.
A volte, infatti, l’impalcatura può essere religiosa, ma dietro a quel vestito la fede invecchia.
L’elegante guardaroba degli abiti religiosi, infatti, non sempre corrisponde a una fede vivace animata dal dinamismo dell’evangelizzazione.
Occorre vigilare perché le pratiche religiose non si riducano alla ripetizione di un repertorio del passato, ma esprimano una fede viva, aperta, che diffonda la gioia del Vangelo, perché la gioia della Chiesa è evangelizzare.

 

Quale gioia! Mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Ora i piedi, o Gerusalemme,
si fermano davanti a te.

 

dal salmo 122 (121)

  • Lettore 1:

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni per il giudizio,
i troni della casa di Davide.

 

Quale gioia! Mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Ora i piedi, o Gerusalemme,
si fermano davanti a te.

 

  • Lettore 1:

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano:
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici,
io dirò: «Su di te sia pace!»
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

 

Quale gioia! Mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Ora i piedi, o Gerusalemme,
si fermano davanti a te.

 

  • Lettore 2:

dall’Esortazione “Cristo vive”

(124) Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive.(125) Se Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella tua vita, in ogni momento, per riempirlo di luce. Così non ci saranno mai più solitudine e abbandono. Anche se tutti se ne andassero, Egli sarà lì, come ha promesso: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Egli riempie tutto con la sua presenza invisibile, e dovunque tu vada ti starà aspettando. Perché non solo è venuto, ma viene e continuerà a venire ogni giorno per invitarti a camminare verso un orizzonte sempre nuovo.

 

Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza:
la salvezza è qui con me.

 

dal salmo 48 (47)

  • Lettore 1:

Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi,
un baluardo si è dimostrato.

 

Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza:
la salvezza è qui con me.

 

  • Lettore 1:

O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra.

 

Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza:
la salvezza è qui con me.

 

  • Lettore 2:

dall’Esortazione “Cristo vive”

(199) Se camminiamo insieme, giovani e anziani, potremo essere ben radicati nel presente e, da questa posizione, frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l’entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. In questo modo, uniti, potremo imparare gli uni dagli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e dare nuova forza alle nostre mani.

 

Com’è bello dar lode al Signor
cantare al nome tuo santo,
e di giorno annunziare il tuo amor,
la tua fedeltà per sempre,
la tua fedeltà Signor!

 

dal salmo 125 (124)

  • Lettore 1:

Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
Non resterà lo scettro dei malvagi
sull’eredità dei giusti,
perché i giusti non tendano le mani
a compiere il male.
Sii buono, Signore, con i buoni
e con i retti di cuore.

 

Com’è bello dar lode al Signor
cantare al nome tuo santo,
e di giorno annunziare il tuo amor,
la tua fedeltà per sempre,
la tua fedeltà Signor!

 

dal salmo 146 (146-147)

  • Lettore 1:

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele;
risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
Egli mette pace nei tuoi confini.

 

Com’è bello dar lode al Signor
cantare al nome tuo santo,
e di giorno annunziare il tuo amor,
la tua fedeltà per sempre,
la tua fedeltà Signor!