Tu aspetti tutti
TU ASPETTI TUTTI
Signore, nessuno vive tanto nell’attesa come te!
Nella tua misericordia tu aspetti tutti:
quelli che sono lontani e quelli che sono vicini.
Quelli che dicono “sì” e quelli che dicono “no”.
Quelli pronti prima del tempo e quelli che procrastinano.
Il figlio prodigo che ritorna come un mendicante e il fratello maggiore che lo incolpa.
Quelli che avvertono la tua presenza nei passaggi più comuni della vita e quelli che solcano i suoi corridoi infiniti accumulando sempre più silenzio e domande.
Quelli che ti ricordano a ogni momento, e gli indifferenti.
Quelli che ti vedono nella certezza e quelli che per i quali il tuo mistero si compara ai frammenti di un enigma sparsi e indecifrabili.
Quelli che riconoscono le tue tracce indiscutibili e quelli che non ti trovano da nessuna parte.
Quelli che nel ripetere il tuo nome percepiscono lo spuntare del giorno e quelli che si sentono proiettati ancor di più nello sconforto della notte.
Quelli che ti chiamano per nome e quelli per i quali sei dolorosamente innominabile.
Davvero, Signore, tu sei in attesa di tutti.
Di quanti ti cercano con ansia e di quanti non s’interrogano mai.
Di quanti ogni giorno ti pregano «Vieni, Signore!» e di coloro per i quali la preghiera è una ferita silenziosa, una convulsione, un tormento o una rivolta.
È bello sapere che, nell’immensità della tua attesa traboccante di compassione, ciascuno è ancora in tempo per la speranza.
di: José Tolentino Mendonça
su Avvenire 28 novembre 2020 – Rubrica “Pregare a occhi aperti”